RigenerArti. 14 opere dell’Accademia Albertina per #LaVenariaGreen
Nel grande dipinto a olio, figure fluttuanti disposte in una sorta di cerchio richiamano quasi un rituale, una danza, in cui tutti sono disposti allo stesso livello: che sia un uomo, una donna, una divinità, un animale, non vi è nessuna differenza.
Il rimando al passato è evidente: le tinte sono terrose, i corpi decontestualizzati da periodi e luoghi specifici, la posizione dell’animale, al centro della danza, richiama qualcosa di ancestrale. Non vi è nessuna disposizione gerarchica, ma la volontà di considerarsi tutti allo stesso modo, annullando il senso antropocentrico che l’uomo ha assunto col tempo, dimostrato anche con la caccia a scopo ludico. Una danza riconciliatrice tra la natura e l’uomo, in cui non vi è divinità se non la natura stessa.
Giuseppe Gallace (Soverato CZ,1993) è allievo del Biennio Specialistico alla Scuola di Pittura dell’Accademia Albertina.
Pone al centro del suo lavoro il corpo nel suo dialogo con la psiche: rivelando tra i due un rapporto malinconico, violento e a volte perverso. Figure fluttuanti, quasi sempre prive di energia vitale, sono inserite in scenari senza tempo e senza contesto, i quali restituiscono atmosfere drammatiche, accentuate da una pittura ispirata al passato che gioca con elementi contemporanei.